Pace edilizia, tutto vero?

Pace edilizia

Pace edilizia, condono edilizio, sanatoria sono le parole che impazzano nelle ricerche web da quando sul sito del Ministero guidato da Matteo Salvini sono apparse le misure previste per sanare quelle difformità edilizie che da anni attanagliano gli italiani, anche nell’ottica dei lunghi iter burocratici che bloccano il settore.

Il pacchetto di misure prevede:

  • la possibilità di sanare le difformità di natura formale, legate alle incertezze interpretative della disciplina vigente;
  • l’opportunità di sanare le difformità edilizie interne, riguardanti singole unità immobiliari, a cui i proprietari hanno apportato lievi modifiche (tramezzi, soppalchi, etc.);
  • l’occasione di mettere in regola le difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi a causa della modifica dei regolamenti urbanistici comunali (la legge infatti permette la sanatoria solo se sussiste la cosiddetta “doppia conforme” ossia la conformità dell’opera ai piani urbanistici in vigore all’epoca della realizzazione dell’opera e al momento della presentazione della domanda di sanatoria stessa).

Inoltre, sarà possibile autorizzare i cambi di destinazione d’uso degli immobili tra categorie omogenee.

La domanda a questo punto sorge spontanea: tutto vero?

Pace edilizia, tutto vero?

Come anticipato, la pace edilizia nasce con buoni presupposti, in quanto l’obiettivo è quello di sbloccare alcune pratiche che da anni sono bloccate e che impediscono in alcuni casi la vendita degli immobili o il loro utilizzo.

Ma fate bene attenzione: i buoni propositi sono l’unica cosa che al momento c’è di vero, poiché il ‘piano casa’ non è stato approvato e il disegno di legge deve ancora passare al vaglio delle autorità competenti per l’approvazione.

Con molte probabilità qualcosa succederà e partirà un provvedimento che consentirà di sanare alcune difformità edilizie, ma fino all’approvazione non si sapranno termini e regole da rispettare.

In questa ottica, però, è bene farsi trovare pronti ed iniziare a mettere insieme i documenti che potranno servire non appena il pacchetto di misure sarà approvato per non perdere tempo dopo con gli accesso agli atti.