Certificato di Destinazione Urbanistica
Il Certificato di Destinazione Urbanistica (C.D.U.) è quel documento che contiene tutte le informazioni relative a un terreno o a un edificio, in relazione alla sua posizione all’interno del Piano Regolatore Generale (P.R.G.). Viene rilasciato dal Comune di competenza al richiedente e ha, salvo modifiche, validità pari a dodici mesi dal momento del rilascio.
La legge prevede tempi di rilascio del Certificato di Destinazione Urbanistica entro 30 giorni dalla richiesta. In caso di inerzia della Pubblica Amministrazione e superamento di questo termine, l’articolo 30, comma 4, del D.P.R. 380/01 stabilisce che il certificato non ricevuto può essere sostituito da una dichiarazione del venditore o di uno dei condividenti, attestante la presentazione della domanda e la destinazione urbanistica dei terreni secondo gli strumenti urbanistici vigenti o adottati.
Per questa tipologia di Certificato di Destinazione Urbanistica, non è dovuta l’imposta di bollo.
Ma a cosa serve il effettivamente certificato di destinazione urbanistica? Scopriamolo insieme.
Certificato di Destinazione Urbanistica
Come anticipato, questo documento contiene tutte le informazioni riguardanti un edificio in particolare. Di conseguenza, la sua utilità si evidenzia nella valutazione di mercato del bene.
Il Certificato di Destinazione Urbanistica, infatti, riveste un ruolo di rilievo anche nelle transazioni immobiliari e nelle successioni ereditarie. Nel contesto di una compravendita immobiliare o di una successione, la mancanza di tale certificato impedisce al notaio di stipulare l’atto.
Per scendere ancora più nel dettaglio, nel caso di successione ereditaria, è possibile richiedere un certificato urbanistico ‘ad uso successione’, che fornisca un C.D.U. con la destinazione del P.R.G. in vigore alla data di apertura della successione, ovvero al momento del decesso del proprietario originario.
Questo certificato storico è di notevole importanza perché consente di determinare il valore del bene ereditato a quella data, agevolando le valutazioni economiche necessarie per l’applicazione delle imposte di successione in base al valore reale del bene. Inoltre, aiuta a evitare controversie legate alla lesione delle quote di legittima in caso di divisioni ereditarie.