Vetrate panoramiche amovibili

In queste settimane si è sentito sempre più spesso parlare di VePA, vetrate panoramiche amovibili e simili. Vi starete chiedendo perché tanto clamore a riguardo, vero?

È presto detto: a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (n. 221 del 21 settembre 2022) del decreto Aiuti bis, legge del 21 settembre 2022, n. 142 recante misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali, l’installazione di vetrate panoramiche amovibili per balconi e verande non richiede alcuna autorizzazione.

Ma andiamo con ordine e partiamo col definire le VePA.

Vetrate panoramiche amovibili: cosa sono

Per VePA o vetrate panoramiche amovibili si intendono quei “sistemi impiegati in numerosi progetti internazionali di riqualificazione edile e valorizzazione urbana poiché offrono più spazio abitativo senza generare ulteriore volumetria. Contribuiscono inoltre al risparmio energetico e alla riduzione del consumo di suolo e cementificazione del territorio“.

In altre parole, si tratta di sistemi realizzati con pannelli di vetro completamente trasparenti, senza la presenza di infissi e che non vanno a modificare le linee architettoniche dell’edificio né a creare volume in più, per chiudere verande o balconi.

Esse garantiscono e una protezione dal freddo, dalla pioggia, dall’inquinamento acustico e un risparmio dei consumi, aspetto da non trascurare assolutamente in questo particolare periodo storico. Comportano, infatti, una significativa riduzione della trasmittanza termica: di giorno catturano il calore, grazie appunto all’effetto serra dato dalle vetrate, e di notte evitano la sua dispersione creando una vera e propria protezione dell’abitazione.

Ma quali sono le novità in merito alle VePa? Scopriamole insieme.

Edilizia libera: da ora vi appartengono anche le VePA

Con l’approvazione della legge sopra indicata l’installazione delle vetrate panoramiche amovibili rientra in edilizia libera (art. 6, comma 1 del testo unico in edilizia), ossia realizzabile senza titoli abilitativi; questo fa sì che è possibile procedere in tempi molto più rapidi e senza costi di progettazione, sempre se risultano totalmente trasparenti e se rispettano alcuni requisiti.

Requisiti VePA edilizia libera

Come anticipato, se alcuni lavori di installazione di vetrate possano essere effettuati senza dover prima ottenere titoli abilitativi come autorizzazione, salve le regole urbanistiche di ciascun Comune e quelle del Codice dei beni culturali, non è detto che qualsiasi tipo di installazione di VePA di rientri in edilizia libera.

Infatti, le vetrate devono, prima di tutto, avere le seguenti funzioni di:

  • temporanea protezione dagli agenti atmosferici,
  • miglioramento delle prestazioni acustiche ed energetiche,
  • riduzione delle dispersioni termiche,
  • parziale impermeabilizzazione dalle acque meteoriche che dall’edificio potrebbero entrare in casa,
  • favorire la micro-aerazione, ossia consentire la circolazione di un costante flusso di arieggiamento a garanzia della salubrità dei vani interni domestici.

Conditio sine qua non è che l’installazione delle VePA NON realizzi nuova volumetria, ossia “spazi stabilmente chiusi con conseguente creazione di volumi e di superfici” così come definiti dal Regolamento Edilizio Tipo.

Infine, devono avere caratteristiche tecnico-costruttive e profilo estetico tali da ridurre al minimo l’impatto visivo e l’ingombro apparente e da non modificare le preesistenti linee architettoniche.